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Fitness per disabili: cosa c’è da sapere

Fitness per disabili

Se fino a qualche tempo fa poteva apparire un ossimoro, oggi è sempre più frequente sentir parlare (e in alcuni casi vedere) degli allenamenti di fitness per disabili. In un’ottica di integrazione, ma soprattutto di non discriminazione ed emarginazione di coloro che vivono la particolare condizione della disabilità, dove all’interno di questa definizione ci sono profondissime differenze.

I limiti di chi non conosce limiti

È evidente come la disabilità, soprattutto quella fisica, sia un limite oltre il quale non si può andare. Eppure molto spesso, specie nelle paraolimpiadi o nelle discipline riservate ai diversamente abili, si assiste ad atleti con grande determinazione capaci di superare quelli che sono i limiti imposti dalla loro disabilità.

Come abbiamo anticipato nel contesto della ‘disabilità’ esistono numerose differenze, tra le disabilità fisiche e quelle mentali, per poi scendere più nel dettaglio scoprendo le varie particolarità delle diverse disabilità, soprattutto fisiche. La disabilità, inoltre, può essere presente dalla nascita o arrivare a seguito di un incidente o di una malattia e spesso il fitness per i disabili aiuta proprio a riemergere da una sorta di limbo dove, per tutta una serie di cause, si finisce per stabilizzarsi.

Corpo e mente

L’aspetto psicologico è importante al pari di quello fisico e non bisogna esaltare né l’uno né l’altro. Al di là di quale sia il tipo di disabilità bisogna sempre considerare il fitness per disabili come una materia e un discorso rivolto alla persona, non al suo corpo o alla sua mente. Ovviamente i vari esercizi terranno conto di quali sono le possibilità psicofisiche dell’atleta (come avviene o dovrebbe avvenire anche per chi non ha una disabilità), ma lo sport, l’allenamento e il fitness non vanno intesi come palliativo alla propria condizione.

Il fitness per i disabili può anche essere fondamentale per l’organismo per sopperire ai vari problemi che la disabilità può provocare. In questo caso si possono sviluppare esercizi per incrementare la forza, migliorare le capacità motore e respiratorie o anche perfezionare la coordinazione nei movimenti. Tutti aspetti che possono portare a migliorare in maniera consistente la propria condizione.

Il ruolo della tecnologia

In supporto del fitness per disabili arriva anche la tecnologia, anche digitale. Si stanno infatti sviluppando diverse app proprio rivolte alle persone con disabilità che possano aiutarle a non rinunciare all’allenamento fisico e possano essere di supporto per lo svolgimento dei vari esercizi. Allo stesso tempo la moderna tecnologia ha sviluppato diversi strumenti e attrezzi rivolti espressamente a chi vive questa condizione, permettendogli di svolgere i propri esercizi nel massimo della sicurezza e offrendo un’opportunità che fino a qualche anno fa era nemmeno minimamente immaginabile.

Per le persone disabili è fondamentale la collaborazione di un medico e di qualcuno che lo guidi nel proprio allenamento e nella realizzazione di un programma di allenamento specifico sulla propria realtà e sui propri bisogni. L’accompagnamento dovrà essere costante e dovrà essere motivo anche di supporto per superare le inevitabili difficoltà iniziali.

Lo sport e l’allenamento possono rivelarsi ancora una volta strumenti fondamentali per il benessere delle persone. La speranza e l’obiettivo è quello di trovare sempre più centri e palestre dove le persone disabili possano svolgere correttamente e tranquillamente il loro programma di fitness. Qualche segnale in tal senso è già presente, ma molto ancora si può e si deve fare.

Daniele Di Geronimo

Scritto da Daniele Di Geronimo

Sono nato nel maggio del 1986 in provincia di Roma. Laureato in Lettere, amante della lettura, della scrittura e di tutto ciò che la lettura e la scrittura possono significare nel mondo del web. Sono attivo sui maggiori social network.

6 Commenti

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  1. Ottimo articolo,semplice e vero! Per l’appunto avendo insegnato come Personal Trainer vari anni in questo campo riguardo il fitness per disabili, ho creato un applicazione che si differenzia in quanto il nostro team di professionisti e’ h24 e mediante una piattaforma molto evoluta, seguiamo il singolo o l’associazione o gruppo personalizzando la propria richiesta mirata sia personalmente che online. Dettagli sul sito http://www.tornadoworkout.com

  2. Bellissimo articolo, pieno di speranza per me che, da disabile dalla nascita, ho bisogno urgente di trovare una palestra in cui ci sia una persona che mi insegni qualcosa considerando la mia patologia primaria, che ho dalla nascita, e il linfedema arti inferiori che è spuntato due anni fa. Non so proprio dove sbattere la testa e nelle strutture sanitarie non c’è posto.

    • Grazie Valeria per il tuo commento. Confermi quanto sia urgente prendere consapevolezza di una situazione che coinvolge molte persone che necessiterebbero (ma soprattutto meriterebbero) un’attenzione maggiore, sia a livello sanitario che sportivo.

  3. Dici giustissimo, Daniele. Lo è, e molto! Lo dico non solo per me, ma anche per tutte le persone che come me hanno una disabilità. Persone che conosco e frequento, anche se non in modo esclusivo perché, anche se disabile, non frequento solo disabili, ma anche e soprattutto persone abili. A proposito del mio non sapere dove sbattere la testa, tra ieri e oggi mi è stato negato più volte un aiuto. Mi chiedo: è giusto? No, non credo che lo sia.

    • No, certo che non lo è. Quello che posso provare a permettermi di dirti, senza avere la presunzione di capire, è di non mollare. Altrimenti sarebbe un po’ come dargliela vinta. Ti auguro di trovare il meglio, anche una di quelle realtà che stai cercando.

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