Per chi fa sport, specialmente a livello amatoriale, il cibo è una realtà che troppo spesso genera timori infondati. Si pensa, erroneamente, che i problemi legati al peso o al mancato raggiungimento degli obiettivi atletici che ci si è prefissati sia legata al fatto che si mangia troppo. Ecco quindi che il rapporto tra alimentazione e sport viene risolto con una dieta orientata alla minor quantità di cibo possibile. Tanto che non sono pochi gli atleti che si allenano a stomaco vuoto. Niente di più sbagliato!
Ogni atleta ha il suo sport e ogni sport la sua alimentazione
Partiamo da un dato troppo spesso dimenticato: non tutti gli sport e gli allenamenti sono uguali così come ogni atleta è diverso dagli altri. Anzi: lo stesso atleta cambia nel corso del tempo e l’alimentazione necessaria per supportarlo durante l’allenamento non è sempre la stessa. Per questo è importante affidarsi alla guida di una nutrizionista, come la dottoressa Arianna Salomoni, che si occuperà di valutare le caratteristiche di ciascun atleta e individuare ciò di cui ha bisogno in funzione degli obiettivi che vuole raggiungere.
Perché mangiare prima e dopo l’allenamento
L’attenzione verso l’alimentazione quando si fa sport, quindi su cosa mangiare sia prima che dopo ogni singolo allenamento, è di fondamentale importanza per diverse ragioni. Innanzitutto perché dal tipo di alimentazione che si segue ci si mette nelle condizioni adeguate per svolgere tutti gli esercizi e i movimenti necessari senza andare in riserva di energia. Parallelamente l’alimentazione è decisiva per recuperare quanto perso durante gli sforzi donando all’organismo ciò di cui ha bisogno senza impoverirlo.
Qualunque sia il momento della giornata nel quale ci si allena è fondamentale arrivarci avendo dotato il proprio organismo dei giusti nutrienti provenienti da un’alimentazione sana, equilibrata e corretta. Questa non deve trascurare l’assunzione di acqua, decisiva per assicurare all’organismo l’idratazione che non deve mai mancare in ogni fase dell’allenamento ma anche subito dopo per recuperare quanto perduto.
Cosa mangiare prima, durante e dopo
Prima di iniziare ad allenarsi è fondamentale consumare un pasto completo nelle 3-4 ore precedenti l’inizio dell’attività fisica. A ridosso dell’allenamento, tra i 60 e i 45 minuti prima di iniziare, è consigliato assumere uno snack energetico a base di carboidrati e vitamine. Le barrette energetiche sono una soluzione pratica, ma non l’unica; si può assumere della frutta secca o delle fette di pane e marmellata così come, per chi preferisce il salato, pane e affettati magri.
Dopo la fine dell’allenamento è necessario prestare grande attenzione all’alimentazione. Nella mezz’ora successiva, infatti, l’alimentazione si rivela decisiva per fornire all’organismo i nutrienti di cui ha bisogno per la ricostruzione dei muscoli ed evitare pericolosi cali di nutrienti. Per chi si allena la mattina o il pomeriggio prima di uno dei due pasti della giornata può utilizzare quel pasto come fonte di recupero, altrimenti è bene è utile ricorrere alle già citate barrette energetiche, ma anche a del cioccolato o della frutta secca.
Un altro aspetto che spesso si sottovaluta è quello legato all’alimentazione durante l’attività sportiva. Dopo circa 45-60 minuti di allenamento, infatti, può essere utile fornire all’organismo un adeguato contributo energetico anche in vista della restante parte di allenamento. Il tipo e il formato di cibo da assumere (barrette, liquidi o cibo solido) varia a seconda del tipo di allenamento (sforzo, cardio, resistenza, eccetera) e della modalità di svolgimento dell’attività fisica (all’aperto, in palestra, a casa).
Il consiglio è quello di non affidarsi mai a sperimentazioni (specialmente durante l’allenamento) o a improvvisazioni, ma sempre esclusivamente ai consigli e alle indicazioni di un professionista. Questo approccio consente di restituire all’alimentazione l’importanza e il piacere che merita e di dare al proprio organismo ciò di cui ha bisogno e a ogni allenamento l’energia necessaria per portarlo a compimento in maniera proficua.
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