La regolarità nell’alimentazione è fondamentale per raggiungere e mantenere uno stile di vita sano e corretto, utile anche alla perdita di peso. Molto spesso però ci troviamo di fronte a quel fenomeno che viene comunemente chiamato fame nervosa (o attacchi di fame), che vanifica in un istante tutti i buoni propositi e gli sforzi che si mettono in atto per mangiare bene.
La cosiddetta fame nervosa, come si intende facilmente anche dal nome, riguarda un fenomeno di stress che porta a trovare consolazione nel cibo. Trattandosi di uno stato nervoso, di anomalia rispetto a quella che dovrebbe essere la condizione normale, va considerato con la giusta attenzione e considerazione, senza banalizzarlo o sottovalutarlo.
Che cosa si intende per fame nervosa
Prima di passare a comprendere quali sono i rimedi contro la fame nervosa è bene comprendere cosa si intende quando si usa questa espressione. Per fame nervosa è da intendersi, come anticipato, quel comportamento che porta ad assumere cibo in maniera ingiustificata e senza una reale ragione nutritiva. A tal proposito chi è affetto da questo disturbo mangia in maniera disordinata, senza nemmeno percepire il gusto di ciò che sta ingerendo. Come tutte le dipendenze anche la fame nervosa è accompagnata da sensi di colpa dirompenti e da una furia cieca quando si presenta, contro la quale sembra difficile o addirittura impossibile riuscire a porvi un freno o a trovarvi un rimedio.
Come combattere la fame nervosa
Per combattere e controllare la fame nervosa è importante circoscrivere il fenomeno e comprendere quali sono le cause. Esse si suddividono in biologiche e psicologiche, in quanto si tratta di un problema abbastanza complesso che ha diversi aspetti da tenere in considerazione.
Le cause biologiche sono quelle relative ad un malfunzionamento di quei meccanismi di controllo del proprio organismo. In maniera sintetica possiamo dire che questi meccanismi monitorano la situazione e stimolano la fame quando il livello di zuccheri è troppo basso. Quando si assiste a fenomeni di fame nervosa una causa può essere rintracciata anche in qualche anomalia di questi sistemi.
Molto più diffuse, invece, le cause psicologiche. E qui si spalanca un mondo molto variegato nel quale il cibo è spesso il palliativo a tanti fenomeni: solitudine, tristezza, delusione, eccessivo stress, bassa autostima, noia e molti altri ancora
Cosa fare quindi? Quando si è innanzi ad uno stato di fame nervosa come possiamo controllarla? È necessario innanzitutto porsi seriamente il problema. Pensare che sia sufficiente ricorrere a dei farmaci per la fame nervosa senza essersi prima interrogati seriamente sulle cause, oltre che inutile rischia di essere controproducente e dannoso.
Consigli utili
L’elemento essenziale, anche se non esclusivo, è quello della volontà. Essendo principalmente un fenomeno di tipo psicologico la cura farmacologica improvvisata è quanto di più sbagliato possa esistere e anche pensare di risolvere tutto in una volta può produrre scoraggiamento e ulteriori senza di frustrazione.
Il consiglio che possiamo dare contro la fame nervosa è quello di affrontare il problema con la maggiore calma possibile. È evidente come possa apparire pesante non pensare di raggiungere in breve tempo la soluzione, ma determinati problemi sono come i bandoli di una matassa da dirimere: le scelte affrettate non sono mai risolutive.
Un primo step da sostenere, quindi, è quello di provare a capire quali sono le cause e le condizioni che fanno sorgere questo problema. Se si tratta di situazioni familiari, personali, professionali o di altra natura, l’importante è avere chiaro quando, e di conseguenza perché, vengano gli attacchi di fame. Una volta compreso questo si ha già un’ottima base di partenza sulla quale lavorare, cercando soprattutto di combattere le cause e non meramente le conseguenze.
Un secondo passaggio è quello di valutare ed eventualmente recuperare un sano rapporto con il cibo. Viviamo in un’epoca in cui il problema dell’alimentazione per la maggior parte delle persone non è sulla quantità (come avveniva poco più di qualche decennio fa), ma sulla qualità. L’aumento delle possibilità, infatti, non sempre ha coinciso con una crescita consapevole di ciò che mangiamo. Più che colpevolizzarsi, il consiglio anche in questo caso è quello di fare il punto della situazione e scegliere una dieta sana, coerente e regolare, finalizzata proprio ad equilibrare l’assunzione di cibo. La perdita di peso deve essere una conseguenza non l’obiettivo principale.
Un terzo aspetto da affrontare con la massima attenzione e delicatezza è quello del modo in cui gestiamo le nostre tensioni. Che esse ci siano non è una colpa, ma lo sviluppo delle normali relazioni sociali e personali. Pensare di eliminarle del tutto è più complicato di quanto si possa pensare e la soluzione più logica è quella di imparare a gestirle, raggiungendo un livello di consapevolezza maggiore di sé stessi. Se sappiamo che in quella particolare condizione di lavoro siamo soggetti a subire uno stress maggiore (tale che ci porta poi alla fame nervosa) la soluzione non è evitarla (entreremmo in uno stato di frustrazione ancora più grave), ma di fare uno sforzo grazie al quale provare il più possibile a non farsi coinvolgere, a riconoscere che c’è un pericolo e che esso può abbattersi su di noi senza distruggerci del tutto.
Parallelamente ritorniamo al discorso di come sfogare le tensioni. La fame nervosa è uno sfogo errato e pericoloso (anche per la forma fisica), una strategia è quella di individuare sfoghi piacevoli con i quali recuperare un certo equilibrio personale. Tra i principali troviamo e consigliamo l’attività sportiva, con la quale scaricare la tensione e mantenersi in forma. Qualsiasi tipo di sport può andare bene, l’importante è che lo si possa praticare facilmente e che preferibilmente sia una fonte anche di divertimento. Grazie ad esso la cura di sé stessi e l’acquisizione di una maggiore serenità diviene certamente più semplice.
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