in

Coordinazione, propriocezione e disturbi

Coordinazione, propriocezione e disturbi

Torniamo a parlare di movimento e coordinazione volendo parlare della propriocezione in funzione della coordinazione motoria. Essa è un elemento fondamentale non solo per l’esecuzione di tantissime discipline sportive, ma anche per avere una qualità della vita più sana e corretta. Abbiamo già avuto modo di vedere come fare per migliorare l’equilibrio, questa volta approfondiremo l’analisi con una particolare attenzione verso le persone che soffrono di un particolare disturbo della coordinazione motoria.

Le capacità coordinative

Quando si parla di esercizi di coordinazione motoria si fa riferimento a quelle attività che migliorano le cosiddette capacità coordinative. Esse sono suddivise in due tipologie, quelle di base e quelle specifiche. Per le capacità coordinative di base si fa riferimento all’abilità di imparare nuovi movimenti e di saperli gestire in base alle singole necessità. Per quanto riguarda le capacità coordinative specifiche, invece, ne esistono di diverse e si riferiscono alle abilità peculiari (capacità di orientamento, capacità di differenziazione, capacità di ritmo, capacità di reazione e trasformazione, capacità di equilibrio, eccetera). Ognuna fa riferimento all’attitudine del corpo umano al compiere quella particolare attività.

Vita e sport

Bisogna superare la divergenza per la quale la vita quotidiana è una cosa e l’attività sportiva è un’altra. Questa concezione porta il più delle volte a concentrarsi sui vari fenomeni in maniera isolata e parziale, non considerando la realtà nella sua complessità. Nel caso della vita e dello sport è bene sempre ricordare come lo svolgimento di allenamenti e di esercizi per il potenziamento delle proprie abilità atletiche non è fine a sé stesso e orientato solamente al raggiungimento di un miglior risultato sportivo. Una prospettiva a 360° porta a ragionare in termini di benessere complessivo della persona, andando quindi a intercettare e coinvolgere sia gli aspetti ordinari della vita che quelli straordinari dello sport.

La propriocezione

Come abbiamo avuto modo di vedere prima, esistono diverse capacità coordinative, ma una di queste, la propriocezione appunto, diventa di fondamentale importanza in maniera trasversale alle altre. Il significato di propriocezione è quello legato alla capacità di riconoscere e determinare la propria posizione all’interno di uno spazio e lo stato di contrazione che hanno i propri muscoli. Grazie alla presenza dei cosiddetti recettori propriocettivi, il corpo percepisce l’esecuzione dei movimenti non solo dal punto di vista sensoriale. Quando ci spostiamo o muoviamo i nostri arti nemmeno facciamo troppo caso a quello che facciamo in quanto si tratta ormai di movimenti acquisiti e abitudinari, ma capita molto spesso, anche a seguito di traumi e incidenti, di perdere questa capacità. Se chiudiamo gli occhi e muoviamo una gamba o un braccio, il nostro corpo “sente” questo movimento, anche se non lo percepisce direttamente con i sensi (non lo vede e non tocca alcun oggetto); questa capacità è proprio la propriocezione.

Coloro che soffrono di questi disturbi possono seguire esercizi specifici di ginnastica propriocettiva con lo scopo di ripristinare e migliorare la capacità di riconoscere la posizione e i movimenti del proprio corpo nello spazio, ottenendo un’efficienza maggiore nelle proprie prestazioni.

La propriocezione non lavora solamente a livello fisico e muscolare, ma anche a livello neurologico ed è importante non sottovalutare mai questo aspetto. Non basta, infatti, solamente risolvere il problema muscolare, ma anche rieducare l’organismo all’esecuzione del movimento compromesso da un infortunio.
Si pensi ad esempio a chi ha una distorsione ad una caviglia; la conseguenza è quella di rimodulare i propri movimenti, avendo quindi un’andatura claudicante e spostando il peso sull’altro piede. Questi movimenti possono rimanere tali anche una volta che la distorsione è stata risolta, proprio perché è necessaria una rieducazione proproicettiva capace di restituire la sensazione di dinamicità e staticità che l’arto in questione ha perso a seguito dell’infortunio.

Un ultimo aspetto da considerare è quello della propriocezione e della postura. Molto spesso i fastidi posturali derivano proprio da un’errata percezione del proprio corpo nello spazio, motivo per cui l’attenzione verso questo fenomeno deve essere sempre costante e attenta.

Daniele Di Geronimo

Scritto da Daniele Di Geronimo

Sono nato nel maggio del 1986 in provincia di Roma. Laureato in Lettere, amante della lettura, della scrittura e di tutto ciò che la lettura e la scrittura possono significare nel mondo del web. Sono attivo sui maggiori social network.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ginnastica a scuola

Ginnastica a scuola: numeri e obiettivi

Accessori per la bici elettrica

Migliori accessori per la bici elettrica