L’abitudine di bere birra non è affatto nociva come si è portati a credere e intorno a questo tipo di bevanda esiste un mondo particolarmente ricco e variegato che è bene conoscere. Essendo diverse gli stili alimentari che consigliano (o non bandiscono) l’utilizzo delle birre è bene avere a disposizione una pratica guida con la quale imparare a distinguerle e riconoscerle, per poter scegliere le migliori.
Cosa rende una birra unica
Ciò che caratterizza le birre e che le distingue l’una dalle altre è il tipo di lievito utilizzato (che ne determina la fermentazione) e le temperature. Per riconoscere le birre è possibile distinguere in quelle a bassa fermentazione e ad alta fermentazione. Le cosiddette birre ad alta fermentazione (Ale) sono quelle nelle quali, durante la fermentazione, viene aggiunto il lievito di birra che agisce in maniera ottimale tra i 12° e i 23° e hanno un processo di maturazione molto rapido (circa due settimane). Nelle birre a bassa fermentazione (Lager), invece, il lievito aggiunto lavora meglio a temperature più basse (tra i 7° e i 9°) e hanno un tempo di maturazione più lungo (tra le 5 e le 6 settimane). Esistono anche delle birre a fermentazione spontanea nelle quali la fermentazione avviene in maniera naturale con la semplice esposizione all’aria.
Il sapore, il colore e gli abbinamenti
Per riconoscere le birre esistono diverse classificazioni; una delle più comprensibili è quella che le distingue in:
- acide
- affumicate;
- fruttate (speziate);
- leggere;
- luppolate;
- maltate;
- tostate.
Le birre acide hanno un sapore per molti poco gradevole, ma sicuramente caratteristico e possono avere un coloro molto chiaro o molto scuro, così come una gradazione alcolica bassa o elevata. Si consiglia di gustare con delle carni grasse, cozze, ostriche o vongole, o ancora, con dei dolci a base di frutta.
Per le birre affumicate si ha una gradazione alcolica sia media che alta con un colore che va dall’ambrato al marrone più scuro. Le caratteristiche di queste birre è data dai malti che sono affumicati su varie tipologie di legno. Gli abbinamenti alimentari indicati sono quelli della carne di maiale e degli insaccati.
Tra le tipologie birre che più stuzzicano la fantasia le cosiddette birre fruttate (o speziate) sono sicuramente tra quelle che occupano un ruolo di primo piano. Il gusto, così come la gradazione alcolica e il colore, può essere molto variegato. Sono birre che si accompagnano meglio con piatti particolarmente speziati e con frutti di mare quali aragoste, cozze e granchi.
Le birre luppolate sono dal gusto amaro in cui il luppolo, come indica il nome, è il sapore predominante. Il colore può essere giallo o ambrato (con sfumature dall’uno all’altro colore) e la gradazione alcolica può essere importante. Questo tipo di birra è consigliata in abbinamento alle carni rosse, i fritti e i formaggi stagionati.
Con le birre maltate, invece, si hanno sapori molto più dolci e un’ampia gradazione alcolica. Il sapore è pieno ed è una bevanda ottima sorseggiata mangiando salumi, selvaggina e pollame. Questa è una di quelle tipologie di pizza che meglio esaltano il sapore della pizza.
Le cosiddette birre leggere sono quelle che al palato hanno un gusto più frizzante e sono riconoscibili dal colore giallo e ambrato. La leggerezza è data anche dalla bassa gradazione alcolica e sono ideali in abbinamento a piatti piccanti, verdure e carne arrosto.
Infine, ma solamente in ordine alfabetico, le birre tostate. Come il nome stesso può lasciare intendere il sapore di queste birre ha rimandi agli aromi di cacao e caffè, motivo per cui anche il colore è sempre molto scuro. Gli abbinamenti consigliati sono quelli per le carni cotte al barbecue, il pesce e i frutti di mare crudi.
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