Un boccale di birra è spesso sinonimo di relax e spensieratezza in compagnia degli amici. Troppo spesso la birra viene vista negativamente in rapporto all’alimentazione e al benessere, in quanto considerata come una bevanda che gonfia, fa ingrassare e provoca danni al fegato. La realtà è sempre differente dai pregiudizi e anche nel caso della birra nell’alimentazione bisogna chiarire le cose come stanno per avere una percezione migliore dell’argomento.
Birra e benessere
L’alimentazione non è solo nutrizione, ma è anche convivialità; il benessere, quindi, passa anche da qui. Se diverse ricerche confermano come un bicchiere di vino a pasto sia utile per il mantenimento di un buono stato di salute, anche la birra ha i suoi vantaggi che non sono da trascurare. Prima di passare in analisi quelli relativi all’alimentazione vogliamo sottolineare il rapporto positivo tra birra e benessere. A incidere sulla serenità e la tranquillità personali sono diversi aspetti, ma considerare l’alimentazione esclusivamente come l’assunzione di proteine, calorie, carboidrati o altri elementi, significa svilirla della sua natura. Similmente pensare che la birra sia una bevanda di serie B (inferiore al vino), utile solo per i giovani o per ubriacarsi, significa non conoscere la storia, le proprietà, la ricchezza e i benefici di questa bevanda.
La birra è una bevanda molto antica che in passato ha svolto anche un ruolo importante sia dal punto vista nutritivo per i bambini (quando non c’era la possibilità di dare loro il latte materno) che alimentare e di accoglienza (celebre è la tradizione monastica di offrire un boccale di birra ai pellegrini e agli ospiti delle loro abbazie).
La possibilità di introdurre la birra nella propria dieta non è un’esagerazione o un extra che ci si può concedere ogni tanto, ma un’opportunità reale da non sottovalutare. Gli effetti benefici dal punto di vista alimentare e psicologico sono enormi e anche per questo la birra merita più rispetto e attenzione di quanto ancora oggi, nonostante il trend positivo degli ultimi anni.
Perché introdurre la birra nella propria alimentazione
Il primo mito da sfatare intorno alla birra è quello legato al numero di calorie. Un bicchiere di birra, infatti, è molto meno calorico di un bicchiere di aranciata, di un succo di frutta, di un bicchiere di vino (bianco o rosso), di un aperitivo, di un bicchiere di whiskey e di un liquore da dessert. Fondamentalmente la birra è una bevanda formata principalmente da acqua (85%) e anche questo è un valore da non trascurare. I cosiddetti gonfiori della pancia non sono figli del consumo di birra, bensì di altre abitudini alimentari scorrette o di problemi di altra natura.
Tra le proprietà della birra utili all’alimentazione troviamo il contributo nella fornitura di minerali e vitamine (e di altri nutrienti) che migliorano l’attività del nostro organismo. Allo stesso tempo la birra ha proprietà antiossidanti, migliora la presenza di minerali nelle ossa, può essere un’ottima fonte di energia, così come eccezionale per riequilibrare il livello dei sali minerali e dei liquidi che vengono consumati durante uno sforzo fisico.
La birra è una bevanda che favorisce la diuresi e che può essere (come veniva fatto nei secoli passati) considerata anche sostitutiva di un pasto. Ovviamente il suo consumo deve essere controllato e mai abusato, ma questo principio vale per qualsiasi cibo e bevanda, non solamente per la birra.
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