A decretare la fine dell’estate più che il ritorno al lavoro e la riapertura delle scuole sono il calo delle temperature e gli allarmi sul virus influenzale. Essendo un argomento molto serio e importante è bene conoscerne le cause e soprattutto i rimedi. Un caso particolare è quello dell’influenza senza febbre, ovvero di quel fenomeno di influenza che si manifesta senza l’aumento della temperatura. Proprio perché spesso si associa la febbre all’arrivo dell’influenza è importantissimo saper riconoscere quali sono i dolori influenzali senza febbre per poterla curare in maniera tempestiva.
Che cos’è l’influenza
Per capire come mai a volte capita di provare un senso di febbre anche senza averla è importante capire cos’è l’influenza. Il Ministero della Salute indica l’influenza come “una malattia provocata da virus (virus influenzali) che infettano le vie aeree (naso, gola, polmoni)”.
I sintomi dell’influenza
L’assenza della febbre nell’influenza non deve portare a sottovalutare il fenomeno né tantomeno a trascurarlo. Il suo trattamento, infatti, deve essere il medesimo della normale influenza. I sintomi influenzali sono diversi e variano da soggetto a soggetto; tra questi troviamo:
- mal di gola;
- tosse;
- dolori muscolari e articolari;
- spossatezza;
- perdita di appetito;
- mal di testa;
- sonnolenza;
- diarrea;
- brividi;
- nausea;
- problemi respiratori.
L’aumento della temperatura (la febbre) non è di per sé un vero e proprio sintomo influenzale, ma la risposta messa in atto dall’organismo per respingere la presenza di batteri e virus. Per questo motivo l’influenza, con tutti i suoi disturbi e le sue conseguenze, si può presentare tranquillamente anche in assenza della febbre.
La prevenzione
Prima di passare a comprendere quali sono le terapie da adottare per guarire dall’influenza senza febbre, è utile conoscere quelli che sono i principali consigli utili per prevenire di contrarre e di diffondere le malattie infettive come l’influenza senza febbre. Come riporta la sezione dedicata all’Influenza e vaccinazione antinfluenzale del sito del Ministero della Salute, per prevenire l’influenza si consiglia di:
- Lavare spesso le mani con acqua e sapone, e in particolare dopo avere tossito e starnutito, o dopo avere frequentato luoghi e mezzi di trasporto pubblici; se acqua e sapone non sono disponibili, possibile usare in alternativa soluzioni detergenti a base di alcol.
- Coprire naso e bocca con un fazzoletto (possibilmente di carta) quando si tossisce e starnutisce e gettare immediatamente il fazzoletto usato nella spazzatura o nella biancheria da lavare.
- Evitare di toccare occhi, naso e bocca con le mani non lavate; i germi, e non soltanto quelli dell’influenza, si diffondono in questo modo.
- Rimanere a casa se malati, evitando di intraprendere viaggi e di recarvi al lavoro o a scuola, in modo da limitare contatti possibilmente infettanti con altre persone, nonché ridurre il rischio di complicazioni e infezioni concomitanti (superinfezioni) da parte di altri batteri o virus.
Possono risultare ovvi tali consigli, ma sono così disattesi da tante abitudini ormai radicate, che è fondamentale ricordarne l’applicazione.
Come curare l’influenza senza febbre
Cosa fare e cosa prendere per combattere l’influenza senza febbre? L’influenza, qualunque sia la sua forma, richiede dei trattamenti e l’applicazione di rimedi generali, che valgono sempre. Tra questi ricordiamo innanzitutto il riposo, grazie al quale si evita di sottoporre l’organismo ad ulteriore stress e che favorisce una più rapida guarigione. In secondo luogo non bisogna mai smettere di idratare l’organismo, preferendo bevande e alimenti leggeri e ricchi di vitamine.
Molti dei sintomi influenzali che si manifestano anche in assenza di febbre (dolore alle ossa, stanchezza, dolori articolari di vario tipo e fiacca generale) possono verificarsi anche al termine dell’influenza stessa. Il motivo? Il corpo si sta riprendendo, ma è ancora in una fase di convalescenza tale che può provocare questo senso di spossatezza e debolezza. Quando la completa guarigione tarda ad arrivare è utile rivolgersi al proprio medico e verificare il proprio stato di salute.
Antibiotici e alimentazione
Per l’assunzione di antibiotici si rimanda sempre al proprio medico anche perché molto spesso non hanno efficacia nel contrasto delle cosiddette patologie vitali, come può essere anche l’influenza. In base alla forma che essa assume è importante seguire un’alimentazione sana, leggera e utile a migliorare la propria condizione. Innanzitutto sono sempre ottimi le tisane calde e i brodi che risultano anche più semplici da digerire e aiutano notevolmente a liberare le vie respiratorie. Per il mal di gola si consiglia l’assunzione di bevande calde (come tè, latte caldo e miele), mentre le tisane (a base di cannella, anice o zenzero) sono ottime per aiutare il sistema immunitario. Contro il raffreddore, invece, sono da preferire gli oli essenziali.
Un’alleata fondamentale per curare l’influenza senza febbre è sicuramente la vitamina C. Essa contribuisce ad accelerare la guarigione e ad affrontare la debolezza e la mancanza di forze che è il tratto comune a tutte le forme di influenza. L’assunzione di vitamina C è caldamente consigliata anche nel periodo immediatamente successivo, in modo da assicurare all’organismo un contributo determinante per superare la debolezza derivante dall’influenza.
Gravidanza e allattamento
Un caso particolare da tenere in debita considerazione è quello nel quale l’influenza senza febbre colpisca una donna in gravidanza o in fase di allattamento. In questi casi è ancora più urgente stare riguardati e non compromettere il proprio stato di salute in quanto influisce inevitabilmente anche su quello del proprio bambino. In caso di dubbi o se la situazione dovesse risultare particolarmente serie è doveroso rivolgersi il prima possibile al proprio medico per capire come intervenire.
Molto diversa, invece, la situazione post parto riguardante il periodo dell’allattamento. Durante questa fase se la mamma è influenzata non ci sono rischi per la salute del bambino. Il latte è il mezzo tramite il quale la madre passa al proprio bambino gli anticorpi specifici per contrastare il virus dell’influenza.
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