Uno stile alimentare molto diffuso è quello della cosiddetta dieta ipocalorica. Ma cosa vuol dire dieta ipocalorica? A cosa serve? Cosa mangiare durante questo tipo di regime alimentare? E, soprattutto, cosa fare per non sbagliare? Andiamo con ordine parlando, innanzitutto, di diete ipocaloriche.
Come fare una dieta ipocalorica
Per capire quale dieta ipocalorica fare (esistendo tantissime versioni) è importante comprendere di cosa si tratta e per quali scopi è utile seguirla. Il principio su cui si fonda la dieta ipocalorica è quello di fornire all’organismo, un contributo energetico minore rispetto a quello di cui, quotidianamente, il nostro organismo avrebbe bisogno. Come dice il nome stesso, per dieta ipocalorica è da intendersi un regime alimentare che prevede un ridotto apporto di calorie, quindi di energie. In molti casi si parla di dieta ipocalorica dimagrante ed è finalizzata a perdere peso. In realtà la dieta ipocalorica deve essere utilizzata solo temporaneamente e a scopi terapeutici. Questo perché si tratta di un regime alimentare molto impegnativo che, se prolungato nel tempo, rischia di creare seri squilibri, sia dal punto di vista fisico che psicologico.
Perché, allora, scegliere questo tipo di alimentazione? Il fine principale per cui si sceglie di seguire una dieta ipocalorica è, ovviamente, quello dimagrante. Chi assume cibi e alimenti ipocalorici lo fa, anche, per ridurre l’indice di massa corporea. Per questo la dieta ipocalorica è spesso consigliata per gli sportivi per raggiungere il proprio peso forma.
Ma la ragione più importante per cui si segue un’alimentazione ipocalorica è, come detto, a fini terapeutici. Questa dieta, infatti, ha la grande capacità di intervenire in maniera diretta su molti aspetti fisiologici, divenendo quindi curativa per molte malattie del metabolismo. Una dieta di questo tipo permette di migliorare molti indici ematici, di ridurre il colesterolo, la glicemia, la pressione arteriosa e i trigliceridi. Avendo così grandi potenzialità è allo stesso tempo anche un rischio intraprenderla senza il consulto di un nutrizionista qualificato. L’alimentazione è fondamentale al benessere e al mantenimento della qualità della vita, per cui è fondamentale non trascurare alcun elemento di ciò che mangiamo.
Come calcolare dieta ipocalorica
Esistono diversi tipi di alimentazione ipocalorica, sia in base al tipo di cibi ipocalorici che si assumono (esiste anche una dieta ipocalorica vegetariana) che in base al numero di calorie (1200, 1440, 1600, 2000, eccetera). L’alimentazione, come abbiamo più volte detto, non è come il gioco delle costruzioni dove i vari pezzi possono essere montati e smontati a piacimento. Sia perché i vari “pezzi” hanno tra loro delle relazioni di diverso tipo (e non sempre biunivoche), sia perché tutto dipende sempre dal soggetto in questione. Ciò che mangiamo non è indipendente da ciò che siamo e, soprattutto, da come stiamo. La salute, il benessere e il proprio stile di vita dipendono soprattutto dall’alimentazione. Non bisogna mai improvvisare e anche per quel che riguarda la dieta ipocalorica sono da evitare valutazioni e decisioni meramente meccaniche, dove gli alimenti, i cibi, il numero delle calorie, vengono trattate esclusivamente come un valore numerico.
Non si sbaglia chiedendo aiuto
Rivolgersi a un medico nutrizionista è l’unica strada per non sbagliare mai. Migliorare la propria forma fisica è sicuramente un obiettivo diffuso e legittimo, ma il modo con cui si cerca di raggiungere questo obiettivo può spesso essere pericoloso. Meglio evitare e ricorrere a delle analisi mediche approfondite, capaci di comprendere non solo gli eventuali problemi, ma anche le opportunità che ogni organismo riserva. Da quelle, con pazienza, competenza e costanza, si riescono a ottenere miglioramenti, estetici, atletici e psicologici.
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